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Fatture insolute: come procedere per ottenere il pagamento

7 Dic , 2018  

Come procedere per ottenere il pagamento delle Fatture insolute?

Come comportarsi e a chi rivolgersi in caso di fatture non pagate?

Cosa fare e come comportarsi quando ci si ritrova davanti a delle fatture insolute? Questo interrogativo tormenta e mette in difficoltà tantissimi imprenditori e liberi professionisti.

Qual è il modo migliore di agire quando ci si trova davanti a clienti insolventi che non pagano quanto ti è dovuto? Con le imprese e i privati sempre più in avversità a causa del periodo economico-storico in cui ci troviamo, è sempre più facile trovarsi in una situazione del genere.

Anche soggetti che sono sempre stati puntuali e precisi nei loro pagamenti, possono avere un momento di impedimento e non riuscire a pagare le proprie fatture come hanno sempre fatto.

Ecco perché è importante per un imprenditore/libero professionista sapere come comportarsi in caso di fatture non pagate. In questo modo, anche chi non ha mai affrontato una problematica del genere saprà come far valere i propri diritti sul credito!

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Fatture insolute: che cosa sono?

Partiamo dal punto più semplice: che cos’è una fattura insoluta? Una fattura insoluta non è altro che una fattura emessa a seguito della vendita di un bene o della prestazione di un servizio ma che non è stata pagata.

Ne consegue che davvero tutti coloro che emettono fatture possono avere a che fare con una fattura non pagata prima o poi. Sia il libero professionista che presta la propria consulenza o l’azienda che vende il proprio prodotto/servizio ad un altro soggetto possono esserne vittime.

Fatture insolute: come si arriva alla fattura non pagata?

Se sei un professionista o imprenditore con un po’ di esperienza, saprai bene che un accordo non scritto è la via più breve per avere problemi di questo genere. La giurisprudenza vuole infatti che una prestazione professionale sia definita in maniera precisa da un accordo scritto e firmato dalle due parti.

In questo accordo scritto c’è tutto: i dettagli sulla natura della prestazione professionale, il compenso previsto e i termini di pagamento della fattura (solitamente a 30 o 60 giorni).

Può capitare che l’accordo tra le due parti avvenga in maniera verbale, perché c’è fiducia tra i due soggetti o perché non si conosce bene la procedura. Anche dopo un accordo verbale, è obbligatorio emettere una regolare fattura per poter richiedere il pagamento dei propri servigi.

Ma nota bene: emettere una fattura senza che ci sia un contratto scritto non rappresenta una prova che l’accordo ci sia stato effettivamente.

Fatture insolute: un esempio pratico

Soffermiamoci un attimo sul precedente punto e cerchiamo di analizzarlo per bene. Mettiamo che il Signor Tizio raggiunga un accordo verbale con l’artigiano Caio per un lavoro. In questo accordo verbale il Signor Tizio si impegna a pagare a Caio una cifra di 1.000€ per i suoi servizi.

Una volta finito il lavoro, l’artigiano Caio emetterà fattura per 1.000€ come d accordi. Ma il Signor Tizio (per problemi economici che non ci interessano in questo momento) non paga la fattura. L’artigiano allora potrà presentare come prova la fattura di 1.000€ emessa nei confronti del Signor Tizio, ma questa fattura non dimostra che l’accordo verbale prevedesse effettivamente il pagamento di 1.000€!

La Corte di Cassazione si è infatti espressa così nei riguardi delle fatture commerciali insolute:

la fattura commerciale non può (…) assurgere a prova del contratto, ma, al più rappresentare un mero indizio della stipulazione di quest’ultimo e dell’esecuzione della prestazione indicata, mentre nessun valore, nemmeno indiziario, le si può riconoscere tanto in ordine alla corrispondenza della prestazione indicata con quella pattuita, quanto in relazione agli altri elementi costitutivi del contratto

Ecco perché per recuperare il credito di una fattura non pagata, non è sufficiente avere in tasca la suddetta fattura. Ed ecco perché è di fondamentale importanza dare una forma scritta e chiara a qualsiasi accordo tra due parti!

Ricordati si specificare il prodotto o il servizio che vendi, le tempistiche della prestazione professionale e il pagamento pattuito con il tuo cliente. È buona prassi indicare anche la sede giudiziaria di competenza nel caso in cui ci fossero dei contenziosi.

Una volta firmata questa formalità da entrambi le parti, ti sarà più facile recuperare il credito della fattura insoluta. Purtroppo “più facile” non significa “senza alcun problema”. Vediamo perché.

Fatture insolute: il sollecito di pagamento

Seguendo l’esempio fatto in precedenza, supponiamo che il Signor Tizio non si sia ancora deciso di pagare all’artigiano Caio quanto gli spetta.

Supponiamo anche che la fattura di Caio indichi tutte le informazioni necessarie, ossia:

  • la natura del rapporto con l’altro soggetto
  • i dettagli sul prodotto/servizio che è soggetto dell’accordo
  • la somma pattuita in cambio del prodotto/servizio
  • la data di emissione della fattura
  • le tempistiche pattuite per il pagamento della fattura
  • tutti i dettagli sulle modalità di erogazione del servizio o sulla vendita del bene

In questo caso sarà responsabilità di Caio attivarsi per richiedere al Signor Tizio che gli venga pagata la fattura emessa. Per avanzare questa richiesta, Caio dovrà servirsi di mezzi più sicuri possibili, come Posta Elettronica Certificata o una Raccomandata con Avviso di Ricevimento.

In questo caso potrà dimostrare in un secondo momento di aver richiesto il pagamento della fattura nei tempi previsti dalla legge.

Sul web è possibile trovare dei fac simile dei solleciti di pagamento, che devono sempre indicare:

  • i dati identificativi del creditore

  • i dati identificativi del debitore

  • l’importo della fattura

  • numero e data della fattura non pagata

Successivamente al sollecito di pagamento, il debitore potrebbe continuare a non pagare la fattura insoluta. In questo caso per il creditore sarà necessario intraprendere determinate azioni per recuperare il suo credito.

Il nostro artigiano Caio dovrà decidere se scegliere la via stragiudiziale o rivolgersi subito ad un avvocato e finire in tribunale.

Viste le lungaggini burocratiche e la lentezza dei tribunali italiani, il nostro consiglio è sempre quello di tentare prima di tutto una risoluzione extragiudiziale nei casi di fatture insolute.

Siamo a tua disposizione sin da subito: troveremo il modo più veloce e sicuro per ottenere il pagamento delle tue fatture, senza perdite di tempo e labirinti burocratici!

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